Realtà del terzo settore

Pratiche di rigenerazione urbana

Recupero e gestione di beni pubblici in disuso, in Italia e in Europa.

Promuovere la pratica della trasformazione generativa degli spazi pubblici dismessi è una sfida che gli enti pubblici possono affrontare solo insieme a soggetti terzi, capaci di stimolare in maniera genuina il coinvolgimento proattivo del territorio.

Di seguito, una serie di realtà amiche di Lumen. 

COMMUNA

Maxime Zait

COMMUNA A BRUXELLES: L’APERTURA DI NUOVI SPAZI PER LA COMUNITÀ

Communa è una organizzazione no-profit fondata nel 2013, utilizzando edifici abbandonati per aprire spazi alle comunità, con l’obiettivo di contribuire a rendere Bruxelles più accessibile, democratica, resiliente e creativa. Maxime co-fondatore attualmente sta lavorando per sostenere la diffusione dei beni comuni urbani in Europa. Anche se l’occupazione temporanea è lo strumento principale dell’associazione, attualmente
si stanno sviluppando altre proposte concrete per affrontare la mercificazione degli spazi urbani. Durante l’intervento vengono illustrati i diversi step conseguiti, spiegando come si stanno attualmente muovendo e le prospettive future.

VIBELAB

Lutz Leichsenring

CULTURA DELLA VITA NOTTURNA E COMUNITÀ CREATIVE: PROCESSI DI RIGENERAZIONE A BERLINO

VibeLab è un’agenzia di ricerca, consulenza e patrocinio dedicata al sostegno dei creativi e alla preservazione della cultura notturna. Con oltre dieci anni di esperienza di lavoro con istituzioni e governi locali, lavorano per sviluppare strategie che aiutino a navigare in modo efficace nel settore della vita notturna. Le conoscenze e competenze acquisite negli anni sono utili per identificare opportunità di crescita e connettere individui, imprese, governi e istituzioni, per stimolare la creatività e le economie locali. Durante la prima parte dell’intervento si racconta l’evoluzione della night life berlinese dai primordi fino ad oggi, per poi comprendere il quadro istituzionale nel quale questi processi si sono realizzati e evoluti.

LO STATO DEI LUOGHI

Linda Di Pietro

IL VALORE DELLA RETE

La rete Lo stato dei luoghi nasce con l’obiettivo di aggregare e rappresentare spazi ibridi e progetti di rigenerazione territoriale in cui la produzione contemporanea è riuscita a rendere il patrimonio pubblico realmente accessibile e vissuto, con una forte base di propulsione civica, processi di governance condivisi e un sistema di sostenibilità che si fonda sul supporto pubblico e privato. Oggi rappresenta circa 120 tra luoghi e organizzazioni e lavora presso le istituzioni attraverso una azione di advocacy e policymaking per il riconoscimento del valore pubblico di queste realtà.

LEGAMBIENTE

Marco Duranti

COS’È UN DISTRETTO DI ECONOMIA CIVILE

Un Distretto di Economia Civile è un ecosistema territoriale finalizzato a favorire tutte le sinergie possibili verso lo sviluppo sostenibile tra i diversi attori presenti in una comunità (terzo settore, imprese profit, cittadini, pubbliche amministrazioni, agenzie formative), promuovendo innovazione civica, sociale, economica, ambientale e organizzativa. Attraverso un sistema di governance orizzontale, nel Distretto si condividono analisi, progetti, iniziative e risorse per abilitare il potenziale relazionale inutilizzato (o sottoutilizzato) del tessuto sociale di un territorio. Un DEC immagina un’economia in cui agiscano, sullo stesso piano, secondo principi di sussidiarietà, partecipazione e reciprocità istituzioni, imprese, associazioni, centri di ricerca e cittadini, anche in forma non organizzata.

LAMA

Riccardo Luciani

USI TEMPORANEI, RIGENERAZIONE URBANA E TRADIZIONE GIUSTA

Gli usi transitori degli spazi possono essere un potente strumento di rigenerazione urbana, contribuendo a rivitalizzare aree degradate e a stimolare lo sviluppo economico locale. Il riutilizzo dei vuoti urbani è una vera e propria strategia di pianificazione urbana (come la legislazione francese insegna) che consente di rifunzionalizzare interi quartieri, creare nuovi servizi di prossimità, ridisegnare la mobilità urbana a servire le esigenze di cambiamento continuo delle città. Fornire spazi per usi transitori può favorire l’innovazione e la sperimentazione di nuovi modelli di gestione urbana, servizi e attività imprenditoriali e sociali in ottica di diritto all’innovazione. 

BLAM

Ludovica La Rocca

I MORTICELLI: CENTRO CULTURALE A VOCAZIONE SOCIALE DELLA CITTÀ DI SALERNO CON UN APPROCCIO COMMUNITY BASED

Tra le pratiche di riuso del patrimonio in spazi ibridi, l’esperienza de I Morticelli racconta di un approccio community-based che dal 2018 ha mutato un’ex chiesa del ‘500 abbandonata del centro storico di Salerno nel primo Punto di Comunità. Il percorso di rigenerazione urbana a base culturale ha strutturato un modello di riuso e governance del bene pubblico, intersecando collaborazioni con istituzioni scientifiche, enti pubblici e organizzazioni locali, replicabile per l’attivazione di una rete di Punti di Comunità in città. Allo stesso tempo, come molte pratiche analoghe, si confronta oggi con strumenti, tempi e politiche che ne orientano il futuro.

VARIABILE K

Ottavia Semerari

RIDISEGNARE UNA CITTÀ: ATTIVITÀ E VISSUTO DELL’IMPRESA SOCIALE VARIABILE K A ERCOLANO

Variabile K è un’impresa sociale che opera a Ercolano (NA) per innescare un cambiamento: lavora con bambini, cittadini e creativi per ridisegnare la città e il rapporto con il patrimonio culturale. Per fare ciò, collabora a vario titolo con le istituzioni preposte. Un altro aspetto importante è il lavoro che viene svolto insieme agli istituti scolastici, altri enti del terzo settore, il parco archeologico e l’istituto Packard per i Beni Culturali, con i minori e per il contrasto delle povertà educative.

GIARDINI LUZZATI

Marco Montoli

LA RIGENERAZIONE DEGLI SPAZI SOCIALI E I PROCESSI PARTECIPATIVI: L’ESPERIENZA DEI GIARDINI LUZZATI NEL CENTRO STORICO GENOVESE

Il racconto del progetto di “Giardini Luzzati” fa riferimento alle varie fasi che l’attività ha attraversato negli anni. Il focus sono i passaggi più significativi, soprattutto in relazione all’amministrazione della città e i progetti del centro storico per analizzare come le caratteristiche dei Giardini Luzzati abbiano influenzato il pensiero e il processo di gestione di uno spazio comune all’interno di un quartiere che sta cambiando. Come i Giardini Luzzati sono intervenuti per affrontare processi di gentrificazione e turistificazione, desertificazione e disagio sociale, i principali fenomeni che hanno attraversato il centro storico di Genova negli ultimi anni.

CS LEBOWSKI

Lorenzo Giudici

LO STADIO AL CONTRARIO

Il Centro Storico Lebowski è una cooperativa sportiva attiva dal 2010 a Firenze. Nasce come una squadra di calcio di proprietà dei tifosi e delle tifose, che attraverso la partecipazione diretta in gruppi operativi e la discussione collettiva in assemblea decidono ogni aspetto della vita del club. Dal 2010 a oggi è nata una scuola calcio e un settore giovanile che oggi ospitano oltre 250 giovani atlete ed atlete, con metodologie didattiche ispirate alla pedagogia libertaria. Il tentativo del Lebowski è quello di fare dell’impianto sportivo un luogo di solidarietà e di auto-organizzazione per l’intero territorio, cercando di aprire lo stadio a una serie di attività eterogenee in grado di avere un impatto sulla salute e la capacità di partecipazione.

ORTI DIPINTI

Giacomo Salizzoni

L’ESPERIENZA DI ORTI DIPINTI: UN ORTO DIDATTICO NEL CENTRO DI FIRENZE

Orti Dipinti è un orto didattico e luogo di sperimentazione trasversale situato al centro di Firenze. Nasce nel 2010 dal desiderio dell’architetto Giacomo Salizzoni di trovare uno spazio in cui poter catalizzare l’attenzione sui temi e sulle pratiche della consapevolezza ambientale. In un percorso lungo più di dieci anni Orti Dipinti, oltre ad essere la sede di un orto botanico permanente, ospita lezioni e corsi promossi dallo stesso ideatore del progetto ed è attraversato da realtà associative e istituti d’istruzione che collaborano attivamente al supporto e alla cura dello spazio.

EX OPG – JE SO’ PAZZO

Simone Cioffi

L’ESPERIENZA DELL’ EX OPG: UNA NUOVA VITA PER L’OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO DI MATERDEI

L’esperienza dell’Ex OPG nasce nel 2015, ormai 9 anni fa, nel cuore di Materdei un quartiere residenziale popolare di Napoli. Dal marzo 2015 un gruppo di lavoratori, studenti, precari decide di riaprire e restituire alla collettività un enorme complesso abbandonato da circa 8 anni, lasciato al degrado e alle intemperie. L’Ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Materdei è stato, sin da subito, attraversato e vissuto dalle persone del quartiere, colpite dalla decisione di liberare quella struttura carceraria. Insieme, attivisti e abitanti, hanno iniziato ad immaginare, progettare e infine operare, la trasformazione di quegli spazi, dandogli nuova vita, alla luce delle esigenze e dei bisogni della collettività che restavano inascoltati.

CeRD AMP PARCO SOMMERSO DI GAIOLA

Maurizio Simeone

IL PARCO SOMMERSO DI GAIOLA: MODELLO DI TUTELA E RIQUALIFICAZIONE TRA ARCHEOLOGIA E NATURA

L’intervento verte sulle attività di recupero e valorizzazione del comprensorio archeologico e naturalistico dell’area Gaiola-Pausilypon, nella città di Napoli. Già dal 2005, collaborando attivamente con la Soprintendenza Archeologica di Napoli, è stato possibile recuperare dal forte degrado in cui versava, l’area del Parco Sommerso di Gaiola, un’Area Marina Protetta istituita nel 2002, di cui il Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus è Ente Gestore dal 2019. Negli ultimi anni, tutta l’area è stata sottratta al degrado, grazie ad una proficua sinergia istituzionale pubblico-privata, che ha portato alla tutela e conservazione di questo patrimonio culturale ed ambientale.