LUMEN URBAN POSTCARDS G0095

Giulio Vesprini x Street Levels Gallery x LUMEN

Lumen come spazio d’arte:
una nuova facciata per il nostro spazio

Durante il Festival Copula Mundi lo street artist Giulio Vesprini ha realizzato una nuova facciata per lo stabile di Lumen. Parte fondamentale dell’accordo di concessione dello spazio, l’edificio dovrà diventare il cuore pulsante di uno spazio culturale aperto tutto l’anno. In attesa di intervenire sugli interni abbiamo voluto ripensare la facciata che dà su via del Guarlone: una dichiarazione di intenti di quello che vorremmo diventasse il nostro spazio. 

L’opera restituisce nuova vita a una parete segnata dal tempo, trasformandola in una vera e propria cartolina urbana, capace di raccontare l’identità di Lumen e di comunicare con chi attraversa questo luogo. L’opera ha rispettato e integrato anche ciò che c’era prima: l’edicola votiva con la madonnina, ancora oggi punto di riferimento per tante persone del quartiere, è stata recuperata e restituita al quartiere. Un modo per far dialogare arte contemporanea e tradizione popolare, ma anche per ribadire idealmente l’approccio che vorremmo ci caratterizzasse: il rispetto del passato combinato a uno sguardo sempre proteso verso il futuro

Un’opera tra geometria e natura

LUMEN URBAN POSTCARDS G0095 è il titolo dell’intervento realizzato da Giulio Vesprini con la curatela di Street Levels Gallery, con cui l’artista porta a Firenze il suo primo grande murale, trasformando la facciata d’ingresso di Lumen in un manifesto visivo che unisce architettura, grafica e natura. L’opera rappresenta la sua novantacinquesima parete realizzata nello spazio pubblico, come ricorda il codice alfanumerico del titolo, e si inserisce come tassello di un percorso artistico in dialogo con i contesti urbani e paesaggistici.

La palette di colori nasce da una campionatura diretta del contesto: i verdi e i toni naturali rimandano agli orti e ai giardini che animano Lumen, mentre i contrasti cromatici più accesi richiamano i colori delle luci che ne illuminano le sue serate artistiche, diventando metafora dell’humus culturale che lo spazio produce per la città. Il risultato è un equilibrio tra astrazione e figurazione, tra geometria e natura, che riflette la duplice anima di Lumen: da un lato centro di sperimentazione artistica e culturale, dall’altro luogo di socialità e cura della comunità.

Una facciata che evolve con lo spazio

Urban Postcards G0095 non è solo un murale: è il portale che introduce a Lumen, la cartolina che lo racconta a chi arriva per la prima volta e lo ricorda a chi torna. 

Sofia Bonacchi – co-fondatrice e direttrice di Street Levels Gallery ha spiegato: “Questo intervento segna un momento importante per Street Levels Gallery, frutto di un lungo percorso condiviso con lo staff di Lumen. Lumen nasce da un’idea coltivata nel tempo, a cui anche noi abbiamo contribuito, e che ha lentamente trasformato un sogno in realtà.”

Per l’Associazione Icché Ci Vah Ci Vole, concessionaria dello spazio Lumen, ospitare un intervento di questo livello è un traguardo enorme. Come ha ricordato Antonio Bagni, Presidente dell’APS: “Da quando abbiamo iniziato questo progetto sognavamo una facciata che non fosse solo un muro, ma un simbolo dei valori che ci guidano: creatività, libertà d’espressione e identità condivisa. Questo sogno ci ha portati a partecipare all’iniziativa promossa dall’Assessorato alle Politiche Giovanili e dall’Ufficio Politiche Giovanili della Direzione Cultura del Comune di Firenze, con il sostegno di Cassa di Risparmio di Firenze”.

Un cammino complesso dal punto di vista organizzativo, legale e burocratico, che ha reso i membri dell’Associazione sempre più convinti del valore artistico e politico di un intervento di questo tipo. Il percorso normativo che ha portato all’opera ha anche un’importante ricaduta per il futuro dello spazio: adesso Lumen è depositato in Comune come spazio d’arte ai sensi del Regolamento sulla street art e quella di Vesprini è la prima sperimentazione ospitata dallo spazio. In futuro altre opere temporanee accompagneranno le trasformazioni del luogo, assecondandone la natura evolutiva.

Un’opera che segnala la volontà di crescere dell’Associazione e una sua ferma convinzione: immaginare un nuovo modello di città significa anche ripensare ai suoi muri come spazi espositivi, perché l’Arte e la Cultura per essere tali devono essere accessibili a tutta la collettività.