Enti erogatori e attori istituzionali

Pratiche di rigenerazione urbana

Recupero e gestione di beni pubblici in disuso, in Italia e in Europa.

Promuovere la pratica della trasformazione generativa degli spazi pubblici dismessi è una sfida che gli enti pubblici possono affrontare solo insieme a soggetti terzi, capaci di stimolare in maniera genuina il coinvolgimento proattivo del territorio.

Di seguito, una serie di istituzioni ed enti che si sono interfacciati con Lumen.

COMMISSIONE, CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE – CAMERA DEI DEPUTATI

MATTEO ORFINI

“NORME E POLITICHE PER LA RIGENERAZIONE”

Si parla spesso di rigenerazione urbana, una definizione che però viene utilizzata per definire cose molto diverse tra loro; alcune sicuramente di grande valore, altre più discutibili.
La ragione è anche nella indefinitezza delle norme di riferimento. Partire dal riconoscimento delle tantissime esperienze che hanno prodotto innovazione, inclusione, qualità è fondamentale per definire norme più chiare e disegnate sulle esigenze di un mondo ormai articolato plurale e diffuso. E anche per distinguere quelle esperienze dalla speculazione travestita da rigenerazione. Norme e politiche dunque che diano garanzie e certezze a chi attraverso percorsi di rigenerazione vuole dare un contributo alla costruzione di comunità più coese, inclusive e democratiche.

COMMISSIONE CULTURA E PATRIMONIO CULTURALE, ISTRUZIONE PUBBLICA – SENATO DELLA REPUBBLICA

MARIO OCCHIUTO

“SPAZI VITALI E RIGENERAZIONE URBANA”

La rigenerazione di luoghi pubblici inutilizzati, a cura di soggetti del Terzo Settore, può essere una risorsa per valorizzare il patrimonio pubblico, favorire la coesione sociale e sviluppare le imprese culturali e creative, oggi finalmente disciplinate da una legge approvata dal Parlamento.

ASSESSORA DEL COMUNE DI FIRENZE CON DELEGHE A SPORT, POLITICHE GIOVANILI E TRADIZIONI POPOLARI

LETIZIA PERINI

“POLITICHE DI RIGENERAZIONE URBANA E CULTURALE DEGLI SPAZI: IL RUOLO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”

Il ruolo della Pubblica Amministrazione sulle politiche di rigenerazione urbana degli spazi focalizzando l’attenzione sui seguenti punti: analisi di aree e immobili pubblici; l’importanza di stimolare la partecipazione di cittadinanza e associazioni; co-progettare gli interventi.

INVITALIA, AGENZIA NAZIONALE PER L’ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E LO SVILUPPO D’IMPRESA

VITTORIO FRESA

“AZIONI DI SOSTEGNO ALLA NASCITA E AL CONSOLIDAMENTO DELLA FILIERA CREATIVO CULTURALE”

 L’approccio di Invitalia è quello di dare supporto alle nuove imprese, associazioni, imprese sociali, andando a lavorare su diversi aspetti della professionalizzazione dei componenti dell’impresa stessa, dalla digitalizzazione alla possibilità di acquisto di beni, alle opere murarie. Sarà dunque l’occasione per dialogare con Vittorio Fresa sia sulle misure poste in atto dall’Agenzia, sulle criticità riscontrate dall’agenzia stessa nella valorizzazione e supporto
delle imprese nonché sugli sviluppi futuri e sulle future opportunità che l’Agenzia potrà offrire alle imprese. Di particolare interesse sarà anche capire di cosa devono dotarsi le imprese per poter richiedere questi finanziamenti e mettersi nella condizione di essere in grado di gestire progettazioni e rendicontazioni.

LEGACOOPSOCIALI

ELEONORA VANNI

“IL RUOLO DI PARTNER DELLE IMPRESE SOCIALI COOPERATIVE NEGLI INTERVENTI DI RIGENERAZIONE”

La cooperazione sociale individua nella rigenerazione integrata un’occasione per creare innovazione, inclusione sociale ed economica. Tale visione presuppone l’andare oltre la semplice sommatoria dei soggetti e delle risorse per creare un sistema integrato di co-progettazione e co-produzione finalizzato a elaborare, realizzare e misurare progetti di rigenerazione degli spazi verso luoghi di partecipazione a vantaggio dei territori e delle comunità. Le imprese sociali cooperative che operano nei diversi campi del welfare sociale, sanitario, culturale e per l’inclusione lavorativa di soggetti fragili e svantaggiati mettendo al centro dei progetti e delle attività le persone, possono, a pieno titolo, esercitare un ruolo di partner sia con gli Enti Pubblici, per le comuni finalità di interesse generale, sia con i soggetti della finanza pubblica, etica e a impatto per la capacità imprenditoriale non estrattiva, ma generativa di partecipazione e condivisione sociale ed economica.

FONDAZIONE FINANZA ETICA

SIMONE SILIANI

“LA FINANZA ETICA AL SERVIZIO DEI BENI COMUNI URBANI”

Lo scenario socio-economico di questi anni, caratterizzato da povertà, disuguaglianze e sfruttamento delle risorse naturali e del paesaggio, trova un suo specchio in un mercato immobiliare che ha favorito cementificazione; speculazione immobiliare; gentrificazione e impoverimento degli spazi pubblici e comunitari; fenomeni di fallimento del mercato, depressione delle economie locali e abbandono di strutture e territori. Coerentemente con i suoi valori fondativi, Banca Etica si propone di gestire il risparmio delle persone interessate a un uso responsabile del denaro a disposizione di iniziative incentrate anche sull’abitare sociale e comunitario, finanziando progetti attenti all’inclusione delle fasce emarginate; alla valorizzazione delle comunità e del loro protagonismo nella gestione delle proprie risorse socio-ambientali ed economiche.

FONDAZIONE CARIPLO

MARIA LAURA GALASSI

“CULTURA, OCCASIONI DI INCONTRO E SCAMBIO DI COMPETENZE”

Con la chiusura di Lacittàintorno, programma di rigenerazione urbana a matrice culturale lanciato da Fondazione Cariplo nel 2017, la domanda che viene posta fa riferimento all’eredità lasciata al territorio d’intervento. Questa eredità ha una doppia natura: tangibile, quella degli interventi strutturali eseguiti per riaprire spazi e luoghi abbandonati da tempo, e immateriale, quella delle relazioni nate e consolidate nei 5 anni di lavoro sulle periferie milanesi. Imparando da questa esperienza, alcune tra le attuali linee di lavoro si concentrano, da un lato, sulla promozione di attività culturali diffuse sul territorio e attrattive, capaci di porsi come occasioni di incontro, scambio e crescita personale; dall’altro lato, si lavora sull’accompagnamento da parte di esperti alla progettazione di luoghi aperti, sostenibili e, sul lungo periodo, capaci di rappresentare un presidio di prossimità per le comunità di riferimento.

FONDAZIONE COMPAGNIA SAN PAOLO

MATTEO BAGNASCO

“SPAZI CULTURALI E CIVICI: QUALE RUOLO PER LA FILANTROPIA”

Nella programmazione strategica 2021-2024, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha assunto l’impegno di “valorizzare i presidi culturali e civici individuando i nodi di questa potenziale rete capillare nel Nord-Ovest di nuovi centri culturali, centri culturali indipendenti e centri di aggregazione civica al fine di ottimizzare eccellenze e antenne sul territorio e avviare percorsi di sviluppo per quelli dove si intravvede un potenziale”. Già dal 2020 e nel corso del quadriennio sono stati introdotti degli strumenti di supporto agli spazi di partecipazione: il Bando Rincontriamoci per venire incontro al periodo pandemico e il Bando triennale SPACE: Spazi di Partecipazione al Centro. In parallelo è stata attivata una Comunità di Pratica per consentire la condivisione di attività e metodologie di gestione, organizzare momenti di formazione e approfondimento su diversi aspetti della gestione dei presidi culturali e civici e di attivazione alla partecipazione della cittadinanza.e risorse naturali e del paesaggio, trova un suo specchio in un mercato immobiliare che ha favorito cementificazione; speculazione immobiliare; gentrificazione e impoverimento degli spazi pubblici e comunitari; fenomeni di fallimento del mercato, depressione delle economie locali e abbandono di strutture e territori. Coerentemente con i suoi valori fondativi, Banca Etica si propone di gestire il risparmio delle persone interessate a un uso responsabile del denaro a disposizione di iniziative incentrate anche sull’abitare sociale e comunitario, finanziando progetti attenti all’inclusione delle fasce emarginate; alla valorizzazione delle comunità e del loro protagonismo nella gestione delle proprie risorse socio-ambientali ed economiche.

FORUM TERZO SETTORE

VANESSA PALLUCCHI

“IL TERZO SETTORE NEGLI SPAZI RIGENERATI”

Vi è uno stretto legame tra rigenerazione degli spazi urbani e rigenerazione sociale. Cruciale è valorizzare e diffondere la co-programmazione e co-progettazione tra Enti di Terzo Settore (tra cui le imprese culturali e creative) e amministrazioni locali per realizzare la rigenerazione e generare un impatto che produca benessere individuale e collettivo.

SCUOLA DI FUNDRAISING DI ROMA

MASSIMO COEN CAGLI

“SOSTENIBILITÀ ECONOMICA: IL FUNDRAISING COME STRATEGIA IRRINUNCIABILE PER ORGANIZZAZIONI NO PROFIT E ISTITUZIONI PUBBLICHE”

Uno dei principali problemi che va affrontato nei progetti di sviluppo a base culturale è quello della sostenibilità economica che sempre di più va visto in un’ottica di partecipazione della comunità alla gestione dei beni comuni. In questo il fundraising rappresenta una strategia irrinunciabile per organizzazioni non profit e istituzioni pubbliche a patto che esse assumano una maggiore comprensione della sua importanza e una maggiore responsabilità nella sua attuazione. Partendo dalle numerose esperienze condotte in questo campo, durante l’intervento si metterà in evidenza a quali condizioni si può adottare con successo il fundraising e quale valore aggiunto, oltre a quello economico, apporta allo sviluppo sociale e culturale.