PORTUALI
La proiezione in programma domenica 21 settembre a Lumen

Domenica 21 settembre alle ore 21.30 Lumen Firenze ospita una proiezione davvero speciale: Portuali, un film intenso e necessario che dà voce a una delle esperienze di lotta collettiva più significative degli ultimi anni.
Il documentario ripercorre la storia dei Portuali di Genova, lavoratori e lavoratrici che hanno avuto il coraggio di opporsi al traffico di armi nei nostri porti, bloccando spedizioni dirette verso scenari di guerra e a governi accusati di crimini contro l’umanità. Una vicenda che non appartiene al passato, ma che si sta dimostrando attualissima, ricordandoci quanto l’organizzazione dal basso e la solidarietà possano incidere concretamente sulla realtà. Portuali non è solo il racconto di una lotta sindacale o politica: è la testimonianza viva di una coscienza collettiva che, a partire dai luoghi di lavoro, arriva a interpellare l’intera società civile.
La serata è resa possibile grazie alla preziosa collaborazione con il Festival dei Popoli, storico punto di riferimento per il cinema documentario internazionale. Sarà con noi Alessandro Stellino, Direttore del Festival, che introdurrà la proiezione e dialogherà con il pubblico, arricchendo l’esperienza con il suo sguardo critico e appassionato.
Per Lumen, questa iniziativa si inserisce in un percorso più ampio di impegno culturale e politico: costruire spazi in cui arte, cinema e comunità si incontrano per riflettere, organizzarsi e agire. Portare a Firenze storie come quella dei Portuali significa alimentare un dibattito necessario, dare strumenti per comprendere il presente e stimolare nuove forme di partecipazione attiva. In primis, lo sciopero generale indetto per lunedì 22 settembre in solidarietà con il popolo palestinese e per Gaza. Uno sciopero che chiama tutte e tutti a fermarsi per denunciare la complicità del nostro Paese nel commercio di armi, per opporsi a un genocidio che continua sotto gli occhi del mondo e per affermare che la pace non può passare attraverso la guerra e l’occupazione, ma solo attraverso giustizia e libertà.
Vi invitiamo a venire e a lasciarvi coinvolgere da questo racconto corale di resistenza e dignità. Perché conoscere queste esperienze significa prepararsi, insieme, a sfide che non possiamo più ignorare, come esseri umani prima ancora che come cittadini e cittadine.



